Fino a quando un pneumatico è veramente nuovo in termini di performance e sicurezza?
E quando è da sostituire “d’ufficio”?
Arriva la bella stagione, è tutto pronto: moto tagliandata, assicurazione ok e alla revisione non ci hanno nemmeno richiamato per quello scarico aperto (occhio, però!). E gli pneumatici? Quanti di noi assicura una giusta attenzione alle gomme della moto che vada oltre il semplice gonfiaggio o l’analisi visiva del battistrada?
Partiamo dall’inizio: quando si acquistano pneumatici nuovi, è importante prestare attenzione alla loro data di produzione per evitare spiacevoli sorprese. Ma come si fa a sapere quando uno pneumatico è veramente nuovo? Ogni pneumatico ha un codice DOT (Department of Transportation) sul lato che indica la settimana e l’anno in cui è stato prodotto. Il codice comprende una serie di lettere e numeri, con le ultime quattro cifre che indicano la settimana e l’anno di produzione. Sembrano geroglifici aztechi e invece sono importanti: ad esempio, se il codice è 1814, significa che il pneumatico è stato prodotto nella 18a settimana del 2014. Inoltre, il DOT fornisce anche altre informazioni, come il codice identificativo del produttore e dello stabilimento di produzione (oltre alle dimensioni del pneumatico, ovviamente).
L’European Tyre and Rim Technical Organisation (ETRTO) ha stabilito che i pneumatici conservati secondo le raccomandazioni della norma UNI 11061 devono essere considerati nuovi fino a tre anni dalla data di produzione. Per questa ragione, se acquistassimo degli pneumatici nuovi e scoprissimo dal DOT che la loro data di produzione è – ad esempio – risalente a due anni fa, non potremmo porre rimostranze al fornitore, in quanto lo stesso sarebbe in perfetta regola. A tal proposito, è buona norma rifornirsi da grandi distributori (o assicurarsi che il gommista di fiducia lo faccia) visto che, considerata la maggiore rotazione del magazzino di un fornitore importante, è più difficile che lo stesso abbia giacenze di lungo periodo nello stock.
Sebbene non esistano leggi severe che regolano le date di produzione dei pneumatici, tutti i produttori devono indicare la data sul lato del pneumatico secondo le direttive dell’UE e degli Stati Uniti. I pneumatici sono generalmente garantiti per cinque anni dalla data di acquisto, o finché il battistrada non raggiunge uno spessore di 1,6 mm.
I pneumatici possono invecchiare anche se non sono installati, poiché la gomma di cui sono fatti si deteriora nel tempo se esposta alla luce solare e alle fluttuazioni di temperatura. Per questa ragione i rivenditori si adoperano per conservare lo stock di pneumatici in magazzini chiusi, con temperature costanti e in posizione verticale, condizioni che preservano nel tempo le caratteristiche della gomma. Inoltre, i produttori di pneumatici aggiungono particolari sostanze chimiche antiossidanti e antidegradanti alle mescole per limitarne l’invecchiamento se conservate correttamente. Tuttavia, è essenziale notare che uno pneumatico non è necessariamente peggiore a causa di un vecchio codice DOT, poiché la longevità può dipendere più dalla qualità e dalle condizioni di stoccaggio che dalla data di produzione.
La gomma “fresca” è migliore? Un test per capirlo
Stando alle leggende metropolitane, un DOT vecchio (diciamo oltre i 3 anni) è sinonimo di performance in caduta libera e rende lo pneumatico buono solo per creare una altalena casereccia per far giocare i bambini in giardino o al massimo un porta-vaso. Dunlop, invece, dice di no, e per dimostrarlo nel 2021 ha realizzato un test denominato Dunlop DOT Talent in cui ha messo alla prova in pista pneumatici con anni di produzione differenti. Naturalmente pneumatici nuovi, che non avevano subito sbalzi termici (come ad esempio il pre-riscaldamento con le termocoperte) e perfettamente conservati. Il risultato del test effettuato sul circuito Tazio Nuvolari di Cervesina (PV) con pneumatici D 212 GpRacer ha dato un esito chiaro, con i piloti che si sono alternati alla guida di una Yamaha R6 e che, cronologici alla mano, non hanno riscontrato nessuna differenza. Anche utilizzando pneumatici con più di 4 anni di vita dalla costruzione, le sensazioni in sella trasmesse dai piloti non hanno portato ad alcuna conclusione relativa al decadimento prestazionale.
Ecco i dati registrati in occasione di quella prova.
Quindi ok, posso usare pneumatici anche con qualche anno senza problemi? Dipende da come viene conservata la moto e, di conseguenza, le sue “scarpe”. Lasciare una moto ferma sul cavalletto per sei mesi, magari al freddo o alle interperie, di certo contribuisce in maniera sensibile al decadimento prestazionale nel lungo periodo. Inoltre, l’utilizzo porta al riscaldamento e al successivo raffreddamento in ciclo, ovvero per un elevato numero di volte, e anche questo è un elemento da considerare, al pari di un utilizzo con pressione non corretta. In linea di massima, per uno pneumatico ben conservato possiamo dire che 5 anni di montaggio rappresentino un bel traguardo, e oltre a questo periodo è consigliabile la sostituzione “d’ufficio”, quindi anche in caso di un’usura del battistrada ancora potenzialmente nella norma.
Di seguito le raccomandazioni di Dunlop per la corretta conservazione